La Biofisica in Medicina

Quando parliamo di biofisica, l’attenzione si concentra soprattutto sulle considerazioni energetiche connesse ai processi biologici, siano essi metabolici o legami tra atomi e cellule per lo svolgimento di un lavoro armonico. La biofisica quindi si interessa all’organismo biologico nel suo insieme (bios dal greco significa “vita”), sia esso minerale, vegetale, animale o umano, andandosi a collocare in quella zona di confine tra ciò che è materiale e ciò che non lo è.

Se la fisica è perfetta per la comprensione dei meccanismi della materia, la biofisica include nel suo campo di indagine anche ciò che anima dall’interno la materia, ciò che la mette in moto o, meglio, in “vibrazione”. Parliamo cioè di un mondo fatto di segnali elettromagnetici (frequenze) che generano nell’organismo dei “campi” di informazione capaci di attivare specifiche molecole e farle reagire.

L’acqua (che peraltro è il maggior costituente del nostro organismo) ha dimostrato di avere capacità di ricevere, memorizzare e trasmettere questo tipo di informazioni, segnali, svolgendo un ruolo fondamentale come “direttore d’orchestra” delle reazioni chimiche che avvengono nel nostro corpo.

È quindi possibile ripristinare una corretta informazione all’interno dell’organismo attraverso acqua trattata con i segnali di cui ha bisogno quella specifica persona. Lo scopo è quello di restituire al corpo un’informazione “coerente”, capace cioè di attivare le molecole giuste al momento giusto e nel posto giusto (risonanza), per permettere il regolare svolgimento dei processi biochimici.