Come ti perdo l’orientamento…biologico e non solo!

Ecco un altro articolo tratto da una lezione del dott. Solomon, condivisa online sul blog di Epipharma.

Quando i processi biologici del nostro organismo perdono letteralmente la “bussola”, il proprio ordine e orientamento spaziale, c’è la fenomenologia del tumore. Ma il codice di questo ordine è scritto anche nelle nostre aree cerebrali, tanto nella sua esattezza di natura quanto nel momento della sua rottura.

Buona lettura! 😉

La perdita dell’orientamento spaziale sistemico nei tumori.

“Partendo sempre dal principio del rapporto ottimale tra struttura e funzione, gli organismi viventi sono costruiti secondo i seguenti tipi di gerarchia: cellule, organi, sistemi o apparati e organismi complessi.

tumore bioexplorer Capasso

Ma cosa ha spinto una singola cellula ad accettare di stare chiusa in un polmone, in un fegato, dentro una gabbia toracica? Cosa ha spinto questa cellula ad accettare questa prigionia per l’eternità? L’esistenza autonoma della singola cellula è un fatto difficile da comprendere. In natura infatti c’è un coefficiente di precarietà che porta i viventi alla necessità di organizzarsi insieme e questa organizzazione avviene a livello cellulare, extracellulare, sistemico e organico. Come accade tra individui e collettività, il modello è lo stesso: accetto di svolgere una funzione, e in cambio ho facile cibo, facile sostenibilità della vita e facile proliferazione. Nel momento in cui nulla di ciò è facile, c’è la ribellione. Anche nelle società è così. Biologia e società sono modelli abbastanza simili e correlabili tra loro. Il nostro cervello cioè ha già una rappresentazione perfetta di questo modello.

Che succederebbe se a una certa ora della notte sfondassi la porta del vicino e andassi a dormire sul divano letto di casa sua? Il minimo che il mio vicino farà sarà un invito ad uscire, il massimo potrebbe essere qualche sganassone. Stessa cosa succede nell’organismo: nessuna cellula supera il proprio confine per andare in quello del vicino. Il concetto dello spazio all’interno degli organismi viventi, soprattutto quello umano, è un concetto molto definito. C’è un fine meccanismo che regola il sistema cellulare. I geni sono i contenitori di questa informazione, ma il meccanismo che porta a definire gli spazi non è genetico, bensì è alloggiato nelle regioni del cervello umano che si occupano dell’organizzazione dell’orientamento spaziale.

Cosa c’è stato di così disorientante nella mia vita?

Cosa succede in un tumore che non rispetta questo codice dell’organizzazione spaziale? I tumori sono fondamentalmente processi che sono usciti fuori dalla codifica dell’orientamento spaziale sistemico. Determinate cellule non obbediscono più a questi ordini, ma cominciano a proiettarsi per conto loro: invadono lo spazio altrui, corrompono altre cellule intorno e diventano una massa che non rispetta più il codice dell’orientamento spaziale.

Il tumore, prima di essere benigno o maligno, prima di essere una errata programmazione cellulare, è un processo che non riconosce più i codici dell’orientamento spaziale. Un tumore prolifera in questa maniera e non rispetta più i codici a cui rispondono trilioni di cellule, ma attinge ad un altro codice di orientamento spaziale. Perché anche i tumori hanno un orientamento e quando lo perdono lo rubano, si espandono come possono. Rispondendo all’unico imperativo assoluto: proliferare.

Nel caso dei tumori abbiamo fondamentalmente due codici di orientamento spaziale che contrastano tra loro, uno corretto e l’altro non conforme al codice originario. In realtà, la cura di un tumore deve includere non solo i vari farmaci che inibiscono la proliferazione attraverso la citotossicità, l’inibizione di enzimi e della crescita vasale, ma deve introdurre anche informazioni sul piano mentale relative all’orientamento spaziale.

E allora sarà bene domandarsi: Cosa c’è stato nella vita di cosi disorientante che ha trovato una risposta biologica nel disorientamento spaziale cellulare?”.

Fonte: http://www.epipharma.it/salute/la-perdita-dellorientamento-spaziale-sistemico-nei-tumori/

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